Chiesa di San Nicola in Plateis

Costruita probabilmente su una cappella bizantina, nel corso dei secoli la Chiesa di San Nicola in Plateis ha subito numerosi rimaneggiamenti che ne hanno cambiato la struttura e la forma originale. E' nota agli scaleoti come la "Chiesa di sotto", nella zona più alta del centro storico vi è la "Chiesa di sopra", ovvero la Chiesa di Santa Maria d'Episcopio. Dietro l'altare maggiore viene conservato un imponente dipinto ad olio del XVII secolo raffigurante la Madonna del Carmine, tra San Nicola e San Carlo Borromeo. Dalla porta laterale, incorniciata da un portale rinascimentale in pietra scolpita, si accede alla Cappella di Santa Caterina, costruita nel XIV secolo per volontà dalla nobile famiglia dei Romano, adibita in seguito a cappella funeraria: custodisce, infatti, il sarcofago di un illustre scaleoto, Ademaro Romano, ammiraglio della flotta Angioina. Secondo diversi storici, durante un saccheggio da parte dei pirati saraceni il sepolcro di Ademaro Romano fu profanato dall'ammiraglio ottomano Dragut, il quale, dopo averlo aperto e danneggiato, rubò la spada utilizzata in vita dall’ammiraglio. Nella cappella vengono custoditi anche una pala d'altare raffigurante Sant'Antonio da Padova, forse di scuola fiamminga, e vari affreschi del 1700. Da una scaletta, a destra dell'ingresso, si scende nella Cripta dell'Addolorata: nell'atrio una lapide ricorda la sepoltura del filosofo scaleoto Gregorio Caloprese; tipica dell'architettura bizantina è la volta a crociera con tre navate divise da otto basse colonne; le pareti sono impreziosite da affreschi seicenteschi.

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